a degli innocui fuochi d'artificio,il tutto sembra una festa,
e quei grappoli che cadono sul terreno, una morte che piove
dal cielo quasi fosse un gioco, immagini terribili,spietate,
e queste madri stanche, affamate, loro non hanno i bunker
dove nascondersi, E' facile e vigliacco sopraffare il fratello povero...
AL CAFFE IN PALESTINA
.....intendiamoci, come pacifista e non violento aborro in maniera più totale e convinta qualsiasi attacco di palestinesi contro israeliani, ma quaggiù siamo stanchi di sentire la cantilena che questa strage di civili è stata innescata di Israele in risposta ai lanci dei modesti "razzi" artigianali palestinesi.
Per inciso, dal 2002 sino ad oggi i qassam su Israele hanno prodotto 18 morti, qui sabato in una manciata di ore di civili morti negli ospedali ne abbiamo contati più di 250.
Chiedo conto agli avventori del caffè della tregua proposta dall’unione europea e cassata da Israele, che evidentemente possiede ampie scorte di materiale bellico nei magazzini militari da smaltire, scuotono tutti la testa.
Tregua c’è mai davvero stata, prima di questo feroce attacco su una popolazione inerme?
Solo nel mese di novembre, l’esercito israeliano ha fatto fuori ben 17 palestinesi (43 in tutto dall’inizio della..."tregua")
E ancora prima di allora, l’assedio criminale imposto a Gaza aveva prodotto più di duecento vittime fra i malati palestinesi. Malati con le carte in regola per essere ricoverati in ospedali all’estero ma impossibilitati a muoversi per la chiusura dei confini. L’assedio criminale israeliano aveva distrutto l’economia già precaria, provocando più del 60% di disoccupazione, costringendo l’80% delle famiglie palestinesi a vivere di aiuti umanitari. Aiuti che stentavano a filtrare oltre la cortina di ferro tesa da Israele attorno alla più grande prigione a cielo aperto del mondo: Gaza.
Da quel caffè alla fine abbiamo poi dovuto evacuare, e a gambe levate
E’ giunta l’ennesima telefonata di minaccia: il locale sarebbe stato bombardato entro pochi minuti.
I crimini contro l’umanità di cui si macchia Israele in queste ore non conoscono limiti, e davvero pochi paragoni.
Ieri a l campo profughi di Jabalia caccia F16 hanno lanciato missili contro un’ambulanza, sono morti un dottore, Ihab El Madhoun, e il suo infermiere di fiducia, Mohamed abu Hasira.
Per questa ragione oggi, noi, internazionali dell’ISM, abbiamo indetto una conferenza stampa dinnanzi alle telecamere di una delle televisioni palestinesi più popolari. Per informare Israele che da stanotte salteremo sulle ambulanze per dare una mano nei soccorsi, sperando che la nostra presenza, in quanto internazionali, funga da minimo deterrente a questi sanguinari crimini. Anche se Israele mostra di non aver alcuna remora in questi giorni a massacrare civili, semmai una remora l’abbia mai avuta.
A volte quando ci troviamo fa di noi i discorsi si fanno molti cupi, è probabile che alla fine di questa massiccia terrificante offensiva, qualcuno di noi andrà ad annoverare il drammatico conto dei morti, degli scomparsi.
Non ci pensiamo, andiamo avanti.
Se il mondo "civile" tace e volta ignobilmente le spalle dinnanzi a questa tragedia, noi che ci consideriamo ancora umani, membri di una sola stessa famiglia che è l’umanità intera, faremo di tutto per fermare questa emorragia, occorre far presto, è un’emergenza.
restiamo umani
LE BOMBE AL FOSFORO ISRAELIANE
SANGUE IN MEDIO ORIENTE
Gaza, pressing Onu per una tregua
Abu Mazen: "Ci vogliono sterminare"
Diciottesimo giorno di guerra, altri 60 obiettivi colpiti. Il segretario generale Ban Ki-Moon, ha lanciato un appello a far tacere le armi: "Troppe persone sono morte"
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prec succ
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Anche l’Unrwa, l’agenzia Onu che si occupa dei profughi palestinesi, ha chiesto un immediato cessate il fuoco, «formale o informale». Nella notte tra lunedì e martedì i blindati dell’esercito israeliano sono penetrati in tre quartieri della città di Gaza, Tal al-Hawa, Ajiline e Zeitoun e l’aviazione ha colpito almeno 60 obiettivi.
L’offensiva Piombo fuso, giunta al diciottesimo giorno, prosegue senza sosta a parte le tre ore giornaliere di cessate il fuoco per consentire il transito degli aiuti. Oggi a scortare un convoglio umanitario c’era anche il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Jakob Kellenberger, che visiterà i pazienti dell’ospedale Shifa di Gaza.
Intanto il presidente dell’Anp, Abu Mazen, ha accusato Israele di voler «sterminare» i palestinesi della Striscia di Gaza. "Questo è il diciottesimo giorno dell’aggressione israeliana contro il nostro popolo, che è diventata ogni giorno più feroce con il numero delle vittime che sale - ha dichiarato Abu Mazen aprendo una riunione del Comitato esecutivo dell’Olp a Ramallah - Israele prosegue nella sua aggressione per sterminare il nostro popolo laggiù".
Abu Mazen finora era stato cauto sull’offensiva israeliana a Gaza, l’enclave costiera da cui Hamas aveva cacciato lo stesso presidente dell’Anp e i militanti della sua fazione, Fatah, nel maggio 2007.
Si moltiplicano le denunce contro Israele per l’utilizzo di bombe al fosforo e armi non convenzionali nella Striscia di Gaza. Alle accuse di Human Rights Watch e alle testimonianze dei medici di Gaza, si è aggiunto un comunicato dell’associazione pacifista israeliana B’tselem.
«Informazioni confidenziali ricevute da B’Tselem», si legge sul sito dell’organizzazione pacifista, «indicano che Israele sta utilizzando fosforo bianco nella Striscia di Gaza».
Morte e disperazione nella Striscia di Gaza
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